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(30 ottobre 1794 - 12 maggio 1870)
Nato a Milano il 30 ottobre 1794, figlio di un ricco
avvocato, Gaetano De Castillia è allievo del collegio
aperto in Vimercate dai frati Fraticelli.
Avvicinatosi alle idee della carboneria, viene denunciato
alla polizia come sovversivo reo di macchinazione contro
lo Stato.
Arrestato il 2 dicembre 1821, nel 1824 viene pronunciata
la sentenza di morte da eseguirsi con la forca, condanna
poi commutata in 20 anni di carcere duro da espiare nella
fortezza dello Spielberg.
Nel 1835 ottiene la commutazione della pena con
l'emigrazione in America: liberato il 18 ottobre 1836
si trasferisce a New York. Due anni dopo, una nuova amnistia
consente a Gaetano De
Castillia di ritornare in Europa ma, innamorato di Alice
Grant, una giovane inglese conosciuta a New York, presto
ritorna in America.
Nel 1843 torna definitivamente in Italia e qui si
avvicina in modo particolare ai nipoti, soprattutto a
Teresa Strambio, sposa di Giovanni Careno da Vimercate e
figlia dell'amata sorella Carolina. Luogo di
residenza è il palazzo tuttora esistente di Via Cavour,
segnalato da una lapide commemorativa.
In questi anni aumentano i soggiorni a Vimercate, tanto
che in una lettera del 1864 Gaetano De Castillia
scrive: "Vimercate? luogo che sceglierei per passarvi gli
ultimi miei giorni".
Nominato Senatore del Regno, il 12 maggio 1870 Gaetano De
Castillia muore a Vimercate dove viene tumulato.
Riferimenti bibliografici:
- Banfi A.,
Gaetano De Castillia un amico di Vimercate,
in "Città di Vimercate", 9 (1969), n. 13.
- Cazzani E.,
Storia di Vimercate,
Vimercate, Penati, 1975.
- Penati L.,
Vimercate, raccolta di notizie storiche,
Vimercate, Penati, 1957.
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